Tra poche settimane, Bruce Springsteen compirà 75 anni. Ma non lo si direbbe mai assistendo a uno dei suoi concerti. Springsteen continua a fare il tutto esaurito, facendo ballare migliaia di persone. E ora, è anche diventato miliardario.
Ma non si tratta solo di chitarre e stile per questa leggenda del rock. L’ex cantante della E Street Band è uno di quegli artisti rari che migliorano con l’età. Il suo viaggio, dalle umili origini operaie a diventare uno dei più grandi di tutti i tempi, ha richiesto alcuni ingredienti chiave: un’etica del lavoro impeccabile, un forte legame con le sue radici e la capacità di diffondere amore a chiunque lo ascolti.
La nascita di una Leggenda
Nato nel New Jersey nel 1949, Bruce Springsteen è cresciuto in una famiglia modesta: suo padre lavorava come autista di autobus, mentre sua madre era il vero sostegno economico della casa. Bruce ha vissuto in prima persona le difficoltà e i pericoli della vita operaia. A soli 15 anni, guardando l’esibizione dei Beatles all’Ed Sullivan Show, ha trovato l’ispirazione per comprarsi una chitarra, un momento che ha cambiato per sempre il corso della sua vita. Da quel momento, Springsteen – descritto spesso come un solitario durante la sua adolescenza – trovò nella sua chitarra la sua unica vera compagna. Come molti dei suoi contemporanei, Bruce ha trascorso i primi anni della sua carriera suonando in piccoli locali e formando band con musicisti occasionali, che spesso si scioglievano in breve tempo.
Nel 1973, Springsteen ha finalmente pubblicato il suo primo album: “Greetings from Asbury Park, N.J.”. Sebbene acclamato dalla critica, l’album passò inosservato al grande pubblico, così come i suoi successivi lavori. Tuttavia, non tutti mancarono di riconoscere il talento in erba: nel 1974, il leggendario critico musicale John Landau dichiarò: “Ho visto il futuro del rock and roll, e il suo nome è Bruce Springsteen.” Da quel momento nacque un’amicizia che durò tutta la vita, culminata con l’induzione di Landau nella Rock & Roll Hall of Fame da parte di Springsteen nel 2020.
Nel 1975, le parole di Landau si rivelarono profetiche: con “Born to Run”, Springsteen ottenne il successo di cui aveva bisogno. Questo fu seguito da altri album di successo come “Darkness on the Edge of Town” (1978) e “The River” (1980).
Nel 1984, consolidò definitivamente la sua posizione come leggenda del rock con “Born in the U.S.A.”, che si rivelò il suo album più venduto in assoluto. Il “futuro del rock” stava realmente plasmando il futuro della musica, un battito alla volta.
La voce del Sogno Americano
Ciò che ha reso Bruce Springsteen davvero iconico è stata la sua connessione con le radici americane. Fin dal suo album di debutto, Bruce ha raccontato le esperienze di vita dell’americano medio, dell’operaio comune. La sua voce si è connessa con le aspirazioni e i sentimenti di milioni di persone che provenivano da contesti simili. Durante tutta la sua vita e carriera, ha cercato di rimanere fedele a quelle radici. Tanto che, quando decise di tornare a vivere nel New Jersey per crescere i suoi figli, sentì un chiaro distacco tra la sua residenza di lusso e le persone di cui cantava, che vivevano a pochi isolati di distanza. Man mano che cresceva il suo status, Springsteen divenne il simbolo del sogno americano.
Un ragazzo qualunque del New Jersey, proveniente da umili origini, che è riuscito a diventare uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Non era solo un amico con cui condividere una canzone, ma anche una fonte di ispirazione da ammirare. È così che la gente vede la sua musica ancora oggi: un riflesso delle speranze e delle lotte comuni, un simbolo di ciò che si può ottenere con il duro lavoro e la perseveranza.
Amore per Tutti
Non è stata solo la sua voce e il suo talento a rendere Bruce Springsteen l’icona che è oggi. Già negli anni ’90, è stato un sostenitore convinto dei diritti LGBT+. È stato uno dei più ferventi sostenitori dei diritti al matrimonio gay e ha difeso i diritti delle persone transgender contro la discriminazione nell’uso dei bagni pubblici. Springsteen ha anche sostenuto i diritti delle donne in numerose occasioni. Le sue canzoni, come “We Take Care Of Our Own”, sono state utilizzate come canzoni tematiche di varie campagne per i diritti umani.
Un’eredità per sempre
Dopo una carriera che si è estesa per oltre mezzo secolo, non è facile definire l’eredità di un artista. Tuttavia, si possono quantificare i suoi successi. I suoi 21 album in studio, 7 album dal vivo e 5 EP hanno venduto collettivamente oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo, rendendolo il 27° artista più venduto di tutti i tempi.
Springsteen ha vinto 20 premi Grammy, due Golden Globe, un Premio Oscar e un Tony Award speciale. È stato inserito nella Rock & Roll Hall of Fame nel 1999, ha ricevuto i Kennedy Center Honors nel 2009 e la Medaglia Presidenziale della Libertà nel 2016. Nel 2010, Rolling Stone lo ha classificato come il 23° artista più grande di tutti i tempi.
Ma i numeri da soli non possono spiegare completamente l’impatto che Bruce Springsteen ha avuto sull’industria musicale e sul mondo. È diventato l’incarnazione del sogno americano; la voce dei lavoratori blue-collar americani. Springsteen è stata forse la forza più influente nella definizione del Heartland Rock – un genere rock alternativo che combinava il rock con testi poetici focalizzati sulle realtà sociali della classe lavoratrice. Sebbene oggi non sia più considerato così rilevante, il Heartland Rock rappresentava le paure e le speranze dei lavoratori americani, ed è stato Springsteen a dar loro voce. Soprannominato il “poeta del rock ‘n roll”, è stato considerato uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi. Non sorprende, quindi, che nel 2021 abbia ricevuto il Woodie Guthrie Award, un premio assegnato agli artisti che lavorano in modo eccezionale per la giustizia sociale
Andando forte, ora e sempre
Siamo nel 2024, più di 50 anni dopo l’uscita di “Greetings from Asbury Park, N.J.”. Bruce Springsteen è ancora in tour, continua a fare il tutto esaurito nei concerti e non sembra intenzionato a fermarsi. Nel 2021, ha venduto i diritti dell’intero catalogo musicale alla Sony Music per 500 milioni di dollari. Nel 2024, Forbes ha stimato il suo patrimonio netto in 1,1 miliardi di dollari. Si dice che un biopic sulla sua vita sia attualmente in lavorazione.
Non c’è nulla che possa fermare Bruce Springsteen. Il re del Heartland Rock continua a regnare su di noi tutti.
Leggi l’Articolo “Blue Collar To Billionaire: The Bruce Springsteen Saga” su The Art Insider