Per gli appassionati di sport, l’immagine di un olimpionico che si erge sul podio, con la medaglia appesa al collo, è una delle scene più iconiche nello sport. Ogni quattro anni, assistiamo al culmine del duro lavoro, della dedizione dei sacrifici di un atleta, cristallizzati in quel momento di vittoria. Mentre l’inno nazionale suona, questi atleti spesso si impegnano in un rituale curioso che lascia molti spettatori perplessi: mordere le Medaglie Olimpiche.
Questa curiosa tradizione è diventata un elemento fondamentale delle celebrazioni olimpiche, un gesto che sembra essere tanto integrale alla cerimonia quanto la medaglia stessa. Ma perché gli atleti mordono le loro medaglie e da dove deriva questa pratica?
L’Origine del mordere le Medaglie Olimpiche
Storicamente, mordere l’oro era un metodo usato per testare l’autenticità del metallo. L’oro puro è un metallo morbido e morderlo poteva lasciare un segno, indicando che il metallo era genuino. Tuttavia, questa pratica è ora in gran parte obsoleta, specialmente nel contesto delle Olimpiadi, dove le medaglie non sono più fatte interamente di oro.
Dal 1912, le medaglie d’oro olimpiche sono composte principalmente di argento, con solo un sottile strato di oro. Il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) stabilisce che sia le medaglie d’oro che quelle d’argento devono contenere almeno il 92,5% di argento puro. Le medaglie d’oro sono poi rivestite con circa sei grammi di oro per dare loro il loro aspetto iconico.
Dato che gli olimpionici di oggi non sono più preoccupati di testare la purezza delle loro medaglie, la domanda rimane: perché le mordono?
La spiegazione moderna
Nel mondo odierno, l’atto di mordere la Medaglia Olimpica è diventato più un’opportunità fotografica che un test di autenticità. I fotografi, alla ricerca dello scatto perfetto, spesso chiedono agli atleti di posare con le loro medaglie in bocca. L’immagine risultante è diventata simbolica di trionfo e celebrazione, utilizzata per immortalare il momento nella copertura mediatica per anni a venire.
David Wallechinsky, presidente della International Society of Olympic Historians, ha osservato che questa tendenza è guidata più dai fotografi che dagli stessi atleti. “È diventata un’ossessione per i fotografi,” ha detto in un’intervista. “La vedono come uno scatto iconico che può essere ampiamente venduto e condiviso. Non è qualcosa che la maggior parte degli atleti farebbe istintivamente da sola”.
Una tradizione oltre le Olimpiadi
La tradizione di mordere le Medaglie non è limitata solo ai Giochi Olimpici, si è diffusa anche in altri sport. La leggenda del tennis Rafael Nadal è famosa per mordersi i trofei che vince, in particolare la Coupe des Mousquetaires, assegnata al campione di singolare maschile del Roland Garros. Nadal ha vinto il torneo un’incredibile numero di volte, 14 per la precisione, e la sua foto mentre morde la medaglia è diventata un’immagine familiare.
Tuttavia, questa pratica non è priva di rischi. Durante le Olimpiadi Invernali del 2010 a Vancouver, il luger tedesco David Möller ha subito un sfortunato imprevisto quando si è rotto un dente mordendo la sua medaglia d’argento. “I fotografi volevano una foto di me che tenevo la medaglia solo con i denti,” ha spiegato Möller in seguito “Ma durante la cena, ho realizzato che un pezzo di uno dei miei denti mancava”.
Leggi l’Articolo “The Tradition Behind Medal Biting at the 2024 Paris Olympics: A Curious Custom Explained” su The Art Insider